ASPARAGO
ASPARAGO
Il termine asparago o può designare sia l'intera pianta che i germogli.
È una specie dioica che porta cioè fiori maschili e femminili su piante diverse: i frutti (prodotti dalle piante femminili) sono piccole bacche rosse contenenti semi neri. La pianta è dotata di rizomi, fusti modificati che crescono sotto terra formando un reticolo; da essi si dipartono i turioni ovvero la parte commestibile della pianta. Nel caso di coltura forzata il turione si presenta di colore bianco mentre in pieno campo a causa della fotosintesi clorofilliana assume una colorazione verde. Diversamente da molte verdure, dove i germogli più piccoli e fini sono anche più teneri, gli steli più grossi dell'asparago hanno una maggiore polpa rispetto allo spessore della pelle, risultando quindi più teneri.
L’asparago è coltivato in 60 Paesi del mondo, con un clima variabile che va dal temperato freddo al tropicale; essendo l’asparago una coltura che facilmente si adatta a tutti i tipi di clima e lavorazione.
Tra i principali produttori di asparagi bianchi e produttori di asparagi verdi in Europa risaltano la Germania, che detiene il primato per la produzione europea di asparagi, la Spagna, e l’Italia, che si colloca al terzo posto tra i produttori di asparagi europei.
QUANDO SI TROVANO
Gli asparagi di marchiato fresco si trovano nei seguenti periodi:
DATI NUTRIZIONALI
Valori nutrizionali per 100g di parte edibile di asparagi crudi
Energia (Kcal) |
24 |
Acqua |
92 |
Proteine |
3 |
Carboidrati |
3 |
Di cui zuccheri |
3 |
Grassi |
0,1 |
Colesterolo |
0 |
Fibre |
2,1 |
Sodio |
0,005 |
Vitamina C |
0,024 |
Calcio |
0,024 |
Magnesio |
0,0001 |
Ferro |
0,001 |
CURIOSITA’
Alcuni dei componenti dell'asparago sono metabolizzati ed espulsi tramite l'urina, dandole un tipico e forte odore da alcuni ritenuto sgradevole. Esso in particolare è causato da alcuni prodotti di degradazione contenenti zolfo (in particolare tioli e tioesteri).
Certi reperti egiziani comproverebbero che l'asparago fosse conosciuto sin dall'antico Egitto e proprio dall'Egitto si sarebbe diffuso nel bacino del Mediterraneo e in Asia Minore circa 2000 anni fa.
LE RICETTE
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